Ztl a Roma, Codacons da battaglia contro la nuova delibera. Aumenti per i cittadini e sconti per forze dell’ordine e Vaticano

ztlimagesHGQ3A4GURoma, mentre il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva (avanzata dal Codacons), delle delibere che stabiliscono l’aumento delle tariffe per l’accesso alle Zone a traffico limitato di Roma, giunge la notizia che sono previsti 1180 pass per agenti e militari e che per i dipendenti del Vaticano e per il Vicariato non ci saranno limiti, come previsto da una delibera dello scorso 8 agosto.

Nel dettaglio, le riduzioni per i pass delle auto private dei membri delle forze dell’ordine che devono recarsi sul posto di lavoro, saranno circa del 50% (tariffe da 130 a 181 euro a seconda dei cavalli fiscali rispetto ai 266-366 precedenti), 100 per i vigili, altrettanti per i pompieri, 120 per i servizi di sicurezza della Presidenza della Repubblica.

Nella delibera in oggetto, l’assessorato alla Mobilità specifica di aver applicato il maxi sconto a seguito delle richieste dei responsabili di alcune forze di polizia, “al fine di consentire a tutti gli operatori in servizio presso i rispettivi uffici dislocati nelle zone Ztl di ottenere il permesso e di assicurare pertanto la propria presenza in servizio per lo svolgimento di tutte le attività di pronto intervento, in ordine e sicurezza pubblica”. Stessa cosa per i vertici del Vaticano, anche se la motivazione è diversa (visto che hanno rievocato i principi di extraterritorialità riconosciuti con i Patti Lateranensi). Per loro si è deciso di applicare lo sconto “in ragione del notevole numero di immobili della Città del Vaticano ubicati nella Ztl che determinano, pertanto, la necessità di numerosi spostamenti nelle Ztl”.

Il Codacons ha ovviamente promesso battaglia e presentato ricorso in tribunale contro i maxi aumenti attraverso cui il Comune di Roma intende racimolare 135 milioni di euro nei prossimi cinque anni, come previsto dal nuovo bilancio.

Se il 3 dicembre l’istanza dovesse essere accolta, potremmo assistere a ricorsi analoghi in tutta Italia, ma intanto i cittadini romani continuare a pagare in base alle nuove tariffe, anche perché i giudici non hanno concesso la sospensiva chiesta da Codacons.

Ciò che l’amministrazione capitolina, evidentemente, non ha compreso è che se l’istanza dovesse essere accolta, si potrebbe creare un devastante effetto domino, che porterebbe una valanga di richieste di rimborso e di risarcimento per le spese legali.

Precisiamo che Codacons si è fatta portavoce di due ricorsi: uno avanzato da un privato cittadino che chiedeva di pagare l’abbonamento su base annuale e non quinquennale; l’altro invece è stato presentato e promosso (come collettivo) da Codacons. Esso contesta l’enormità dei rincari, definendoli “ingiustificati e illegittimi”.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi ha dichiarato “stiamo raccogliendo le adesioni degli utenti al ricorso collettivo contro i rincari delle strisce blu. Inoltre abbiamo presentato il ricorso al Tar, che si pronuncerà il 3 dicembre, contro gli aumenti della Ztl, che arricchiremo con queste ulteriori novità che il Campidoglio ci ha ‘regalato’. Oltre alla presunta discriminazione, per esempio, tra forze dell’ordine e qualsiasi altro dipendente pubblico ci sono i comuni cittadini impiegati in uffici e negozi della Ztl, ai quali a parità di stipendio non è concesso alcun privilegio. Questa delibera crea un motivo di disparità di trattamento e gli sconti a Vaticano e Vicariato la amplificano a dismisura. Mi chiedo se il Campidoglio faccia sconti anche ai dipendenti di tutti gli altri Stati, oltre che alla Città del Vaticano”.

Il Tar ha tuttavia risposto confermando solo la sospensiva solo per il ricorso del privato cittadino, “nei limiti di cui in motivazione per l’effetto”, cioè sulla rateizzazione del pagamento, mentre dall’assessorato ai trasporti e mobilità arriva la conferma sulla decisione presa “Il piano ormai è stato deciso e le nuove tariffe ci sembrano ragionevoli. Per noi oggi non cambia nulla: la sospensiva al ricorso del privato cittadino era stata già recepita, alla signora e a tutti quelli che ne hanno avanzato richiesta abbiamo dato la possibilità di pagare su base annuale. Gli aumenti non sono in discussione”

Veniamo ai dettagli: per gli abitanti del centro storico l’abbonamento è passato da 78 a 1016 euro per cinque anni per i veicoli fino ai 19 cavalli, da 94 a 1216 euro per quelli fino ai 23 cavalli e da 109 a 1416 euro oltre questa misura, fino a 2mila euro (anziché 600) per una macchina di media cilindrata.

Il primo effetto dell’aumento ha portato a un calo degli aumenti pari al 30% e a pagare le conseguenze della scelta dell’amministratore saranno come sempre i cittadini della Capitale, per i quali è in arrivo una doppia stangata: la prima per i parcheggi a pagamento, che passeranno da € 1 a 1,50 l’ora, la seconda vedrà la cancellazione degli abbonamenti mensili o dei bonus 4 euro per 8 ore per i membri delle forze dell’ordine e vaticanisti.

di Simona Mazza

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